Lo strumento del Conto Formazione aziendale è rappresentato da un conto a valere sui Fondi Interprofessionali, a disposizione delle aziende, che consente di gestire le risorse finanziarie versate e accantonate per la formazione dei propri lavoratori.
Il Conto Formazione è uno strumento utilizzato dalla maggior parte dei Fondi Interprofessionali e consente alle imprese di accantonare il 70% (in alcuni casi estendibile fino all’80%) del contributo obbligatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti, versato e trasferito al Fondo tramite l'INPS per le finalità e gli scopi previsti dall’art.118 della legge 338/2000. In tal modo il Conto Formazione diviene un salvadanaio attraverso il quale le aziende aderenti possono richiedere il finanziamento di piani per le attività formative e di aggiornamento.
Ciascun Fondo Interprofessionale utilizza il Conto Formazione in maniera peculiare, pur osservando procedure del tutto similari.
In generale, il Conto Formazione è un conto a disposizione delle aziende aderenti al Fondo, che consente di gestire le risorse finanziarie - versate e accantonate - per la formazione dei propri lavoratori direttamente online, in modo autonomo e immediato.
Attraverso il proprio Conto Formazione, le aziende aderenti possono richiedere il finanziamento di piani formativi per le attività formative e di aggiornamento. Ciascuna impresa aderente deve utilizzare le risorse affluite sul proprio Conto Formazione all’incirca entro i due anni successivi a quello di accreditamento. L'importo non utilizzato entro questo termine viene trasferito dal Conto Formazione aziendale al Conto di Sistema (“conto collettivo”, con il quale si provvede al finanziamento degli avvisi rivolti alla generalità delle aziende aderenti).
Le risorse del Conto Formazione sono destinate a finanziare i Piani Formativi aziendali e/o interaziendali rivolti ai lavoratori dipendenti delle aziende aderenti solo se concordati tra le Parti Sociali (art. 118 della legge n. 388/2000) secondo i criteri stabiliti da ciascun Fondo.
Le richieste di finanziamento possono avvenire in qualunque momento dell’anno con la presentazione dei Piani Formativi - con relativi allegati - direttamente online tramite le piattaforme informatiche messe a disposizione da ciascun Fondo.
Per favorire l’utilizzo del Conto Formazione da parte delle PMI che, per numero di dipendenti, riescono ad accantonare soltanto piccoli importi, solo alcuni Fondi Interprofessionali, tra cui Fondimpresa, promuovono tramite avvisi dedicati, il cosiddetto contributo aggiuntivo integrando le risorse del Conto Formazione aziendale con le risorse collettive del Conto di Sistema fino a un limite fissato.
Gli avvisi con contributo aggiuntivo al Conto formazione sono, dunque, uno strumento pensato per dare alle piccole e medie imprese maggiori possibilità di utilizzare il proprio Conto Formazione.
Le risorse accantonate nel Conto Formazione, infatti, sono proporzionali al numero dei dipendenti. Per una impresa che ne ha pochi è, quindi, più difficile accumulare le somme necessarie a coprire i propri fabbisogni formativi.
La possibilità del contributo aggiuntivo è offerta da avvisi di finanziamento a sportello, dedicati ad un preciso target o a una particolare tematica. La concessione del finanziamento è subordinata al possesso di criteri e modalità di partecipazione e selezione stabiliti negli avvisi.
Secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto realizzato da Fondimpresa, "VI RAPPORTO NAZIONALE SULLA FORMAZIONE CONTINUA E GLI INTERVENTI FINANZIATI DA FONDIMPRESA”, pubblicato nel 2022, sono diversi i fattori che hanno determinato il successo del Conto Formazione e del Contributo Aggiuntivo:
l’opportunità di realizzare una progettazione formativa “a sportello” che permette una ampia progettualità e il coinvolgimento di più imprese, territori e modalità formative;
l’ampliamento della base finanziaria: il finanziamento del piano a preventivo può essere costituito sia dagli importi effettivamente disponibili sul Conto Formazione dell’azienda proponente sia dall’importo dei versamenti maturandi (una annualità media di contributi);
l’estrema duttilità e velocità nella procedura di autorizzazione;
la possibilità di attuare piani di formazione continua anche per le imprese con contributi versati non sufficienti, grazie al Contributo Aggiuntivo che integra le risorse del conto formazione con quelle del conto di sistema.
Sempre secondo il Rapporto Nazionale di Fondimpresa, il Conto Formazione ha così raccolto il crescente interesse delle aziende aderenti al Fondo, evidenziato da una crescita costante del numero delle imprese richiedenti a partire dal 2010, con valori consolidati negli anni successivi con una media di 17-18 mila piani aziendali autorizzati ogni anno. Dal 2010 in poi la quota di spesa autorizzata è risultata in aumento sfiorando i 200 milioni in alcuni anni.
Anche all’interno di Skills, la partecipazione delle aziende a questi canali di finanziamento, conferma la crescita rappresentata dal Fondo. Siamo al fianco delle imprese nella gestione dei progetti formativi finanziati con i fondi del Conto Formazione aziendale, supportiamo sia gli aspetti tecnici che amministrativi in tutto il processo, dalla definizione degli obiettivi formativi alla conclusione del progetto. E questo ci ha permesso di gestire solo sugli ultimi due avvisi più di 3500 ore di formazione. In particolare, ben 146 piani formativi e 4500 ore circa per oltre 700 partecipanti a valere sull’avviso 3/2021 per un valore complessivo di circa 670mila euro. Con l’avviso successivo, 5/2022, i piani formativi sono diventati ad oggi 54, oltre 2mila le ore di formazione, per un valore complessivo di oltre 250mila euro.