Antropologo delle migrazioni. La sua attività di ricerca si focalizza principalmente sulle modalità attraverso cui le migrazioni stanno impattando sui concetti di cittadinanza, identità e spazio con attenzione specifica ai figli dei migranti, al nesso tra migrazioni e agricoltura e alle frontiere. Nel 2018 ha conseguito il dottorato di ricerca in antropologia culturale e sociale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca (Doctor Europeaeus) e ha svolto attività di ricerca etnografica in Israele, Etiopia, Regno Unito e in Italia.
Nel 2019 ha fondato l’associazione Frontiera Sud Aps, un progetto di ricerca intervento sul nesso tra migrazioni e identità locale nel Mezzogiorno italiano.
È affiliato all’Università di Trieste (Dipartimento di Studi Umanistici) e collabora con università e centri di ricerca in Italia e all’estero.
Ha recentemente pubblicato una monografia sulla relazione tra figli di migranti di origine etiope ed eritrea e la loro relazione con il costrutto dell’italianità: (Fuorigioco. Figli di migranti e italianità. Un'etnografia tra Milano, Addis Abeba e Londra, Verona, Ombre Corte, 2022).
Idee per il futuro
Lo sfruttamento in agricoltura è in Italia, e soprattutto al Sud, una vera e propria piaga che colpisce i soggetti più vulnerabili, in primis i migranti. Negli ultimi anni tante azioni di contrasto al fenomeno del cosiddetto caporalato sono state messe in campo. Ma la direzione è quella giusta?