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Supporto per la Formazione e il Lavoro: cos’è e cosa prevede?

Agenzia per il lavoro

Supporto per la Formazione e il Lavoro e Assegno di Inclusione: cosa sono

25 set 2023

Tutto ciò che c'è da sapere sul sussidio "Supporto per la Formazione e il Lavoro", misura finalizzata a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, e sull’"Assegno di Inclusione", misura di sostegno economico, di contrasto alla povertà e di inclusione sociale e professionale.

Supporto per la Formazione e il Lavoro e Assegno di Inclusione: quali sono le novità dopo il reddito di cittadinanza 

Dal 1° settembre 2023, i cittadini che ne hanno diritto, possono fare richiesta, sul sito dell’INPS, per ottenere il cosiddetto Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). 

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è un sussidio di 350 euro mensili, della durata di al massimo un anno, riconosciuto a soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni che sono “occupabili” e si trovano in condizioni di povertà assoluta (ISEE non superiore a 6.000 euro annui). 

Per poterne usufruire è obbligatorio partecipare a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.  

Come è noto, la Legge di Bilancio 2023 ha stabilito la cancellazione del Reddito di Cittadinanza (RDC) dal 1° gennaio 2024, in attesa di una riforma delle misure di sostegno alle fasce della popolazione più povere. 

Infatti, con il Decreto lavoro 2023, insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), già attivo, dunque, dal 1° settembre 2023, l’altra misura introdotta è l’Assegno di Inclusione (ADI), che sarà attivo dal 1° gennaio 2024. 

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico, di contrasto alla povertà e di inclusione sociale e professionale.  

È destinata alle famiglie al cui interno si trovano almeno: una persona disabile, oppure un minore, un ultra 60enne o a nuclei familiari con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione. 

Il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione (ADI) è subordinato all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa oltre al possesso dei requisiti di accesso.  

 

Supporto per la Formazione e il Lavoro: cos’è? 

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è una misura finalizzata a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate (art. 12 del D.L. 48/23 convertito con modificazioni dalla L. 85/23). 

Tale misura prevede la corresponsione di una indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa sopra indicate, pari ad un importo mensile di 350 euro. L’importo è erogato per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità, mediante bonifico mensile da parte dell'INPS, ed è condizionato all’effettiva partecipazione alle attività formative, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro. 

 

Supporto per la Formazione e il Lavoro: a chi è rivolto e quali sono i requisiti? 

Il Supporto per le Formazione e il Lavoro si rivolge ai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione, di cui abbiamo accennato precedentemente. 

L’INPS, con la circolare n. 77 del 29 agosto 2023, definisce I requisiti di spettanza e le modalità di richiesta del Supporto per la formazione e il lavoro. 

Ai fini dell’accesso alla prestazione i richiedenti il Supporto per le Formazione e il Lavoro devono possedere, per tutta la durata del beneficio, i requisiti di seguito descritti. 

Il richiedente deve essere alternativamente: 

  • cittadino italiano o di un altro Paese dell’UE;

  • familiare di un cittadino italiano o dell’Unione europea e titolare del diritto di soggiorno, anche permanente;

  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

  • titolare dello status di protezione internazionale.

Possiedono i requisiti di soggiorno necessari per accedere alla prestazione anche i soggetti in possesso del certificato dello status di apolide ai sensi del D.P.R. n. 572/93. Inoltre, il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. 

Il richiedente deve, altresì, possedere congiuntamente i seguenti requisiti economici

  • ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a euro 6.000 annui;

  • Valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE;

  • Patrimonio immobiliare in Italia e all’estero (come definito ai fini ISEE) non superiore a 30.000 euro, diverso dalla casa di abitazione di valore IMU non superiore a 150.000 euro;

  • Patrimonio mobiliare (come definito ai fini ISEE: depositi, conti correnti, ecc., al lordo delle franchigie) inferiore a:

✓ 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente; 

✓ 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti; 

✓ 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo). 

Questi massimali sono incrementati di: 

✓ 5.000 euro per ogni componente con disabilità; 

✓ 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo. Non avere nel nucleo familiare alcun componente intestatario a qualunque titolo o nella piena disponibilità di:

✓ autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale per le persone con disabilità; 

✓ navi o imbarcazioni da diporto ai sensi dell’art. 3 co. 1 D.lgs. n. 171/2005, nonché aeromobili di qualsiasi genere. 

Ulteriori requisiti che il richiedente deve possedere in fase di presentazione della domanda e per tutta la durata della prestazione sono: 

  • non essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’art. 444 c.p.p., intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta; 

  • non essere disoccupato, a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, intervenuta nell’ambito della procedura di cui all’art. 7 della legge 604 del 1966; 

  • assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione, ai sensi del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 o la relativa esenzione. 

 

Supporto per la Formazione e il Lavoro: qual è la procedura di accesso? 

La domanda per accedere al Supporto per le Formazione e il Lavoro può essere presentata all’INPS, come anticipato, già dal 1° settembre 2023, in modalità telematica: 

  • attraverso il sito internet istituzionale dell’INPS (www.inps.it), accedendo con SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica all’apposita sezione dedicata al Supporto per le Formazione e il Lavoro; 

  • tramite gli Enti Patronati, a partire dal 1° settembre 2023 e presso i Centri di Assistenza Fiscale a partire dal 1° gennaio 2024. 

A seguito della presentazione della domanda, il richiedente deve confermare la propria iscrizione sul Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale (SIISL), al fine di sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale (PAD), autorizzando la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai Centri per l’Impiego (CPI), alle Agenzie per il Lavoro e agli enti di intermediazione ai sensi degli artt. 4 e 6 del D.lgs. 276/2003, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro ai sensi dell’art. 12 del D.lgs.150/2015. 

All'esito della verifica positiva della richiesta da parte dell’INPS e della sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del Patto di Servizio Personalizzato

Nel patto di servizio personalizzato, il beneficiario, dovrà confermare o indicare di essersi rivolto ad almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro. 

Il Patto di Servizio Personalizzato può prevedere l'adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

A seguito della stipulazione del patto di servizio, l’interessato potrà ricevere offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro oppure essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali. 

Il beneficiario ha l’obbligo di comunicare ogni variazione dei redditi, del patrimonio immobiliare o mobiliare (anche a seguito di donazione, successione o vincite), da cui sia derivato o possa derivare il superamento dei rispettivi valori soglia. 

Ove nel corso di fruizione del beneficio sia intervenuta una variazione del nucleo familiare rispetto alla attestazione ISEE in vigore, è necessario presentare una DSU aggiornata, pena sempre la decadenza dal beneficio. 

ll Supporto per le Formazione e il Lavoro è incompatibile con il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione. 

 

Supporto per la Formazione e il Lavoro: cos’è la piattaforma SIISL? 

SIISL, o Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, è un’innovativa piattaforma digitale, sviluppata dall’INPS, per offrire ai cittadini le opportunità di lavoro, corsi di formazione, tirocini e altri strumenti di Politiche Attive del Lavoro in un unico ambiente digitale facilmente accessibile.  

Questo “sistema” nazionale per il lavoro è stato creato per facilitare la ricerca di opportunità professionali e formative, mettendo in comunicazione vari attori, tra cui il Ministero del Lavoro, l’Inps, i Centri per l’impiego, le Agenzie per il Lavoro e gli Enti Formativi. 

A partire dal 1° settembre è già possibile accedere al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL). Infatti, i cittadini che hanno presentato la domanda del Supporto per la formazione e il Lavoro, sul sito dell’INPS, possono completare la procedura su SIISL. L’approvazione della domanda dà diritto a un sussidio pari a 350 euro mensili per una durata massima di 12 mesi, secondo le indicazioni chiarite precedentemente.  

Inoltre, a partire da gennaio 2024 potranno accedere alla piattaforma anche i beneficiari dell’Assegno di inclusione

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), dunque, ha le seguenti finalità: 

  • consentire l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, assicurando il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni; 

  • favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro e il rafforzamento delle competenze da parte dei beneficiari; 

  • consentire analisi, monitoraggio, valutazione e controllo dell’ADI; 

  • consentire l’interoperabilità di tutte le piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro che concorrono alla gestione, al monitoraggio e al controllo dell’ADI. 

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), rappresenta una grande svolta nell’ambito delle opportunità lavorative e dell’inclusione sociale.  

Questa piattaforma, come abbiamo chiarito, punta a offrire ai cittadini strumenti personalizzati per l’individuazione di lavori e il rafforzamento delle loro competenze. 

 

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