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Apprendistato: cos’è e cosa prevede?

Agenzia per il lavoro

Contratto di apprendistato: come funziona e cosa prevede

13 set 2023

L'apprendistato è un'opportunità di formazione e crescita lavorativa. Scopri di più su come funziona e su cosa prevede, per formare nuovi talenti al fine della loro qualificazione o riqualificazione professionale.

Apprendistato: cos’è?

L'apprendistato è un contratto di lavoro a tutti gli effetti, il cui obiettivo è perseguire un progetto formativo personalizzato, che prevede sia una formazione teorica che una formazione pratica, sul posto di lavoro, il tutto finalizzato all’inserimento lavorativo delle risorse, ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale.

La formazione teorica o base-trasversale permette l’acquisizione e il potenziamento delle soft skills, ossia l’insieme delle competenze traversali, le quali definiscono il valore che, un dipendente, può apportare all’azienda (capacità comunicative, pensiero creativo, problem solving, ecc.).  

La durata è di 40-120 ore complessive per l’intero contratto di apprendistato professionalizzante (a seconda del titolo di studio acquisito secondo quanto specificato dalla conferenza Stato-Regioni):

  • 120 ore per chi ha solo la licenza di scuola secondaria di primo grado;

  • 80 ore per chi ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado;

  • 40 ore per i laureati.

La formazione pratica o tecnico-professionale, sul posto di lavoro, permette l’acquisizione e il potenziamento delle hard skills, ossia tutte quelle competenze tecniche, che possono essere innanzitutto apprese e poi verificate o dimostrate. Queste includono competenze linguistiche, conoscenza dei programmi informatici, capacità di programmazione e molto altro ancora. Le hard skills rappresentano la cosiddetta “cassetta degli attrezzi” delle competenze tangibili.

Il contratto di apprendistato, che può essere sia a tempo pieno che part-time, prevede, come abbiamo chiarito, oltre al lavoro, un periodo di formazione, al termine del quale il rapporto si può trasformare in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Si differenzia dal tirocinio, che invece è un semplice periodo di orientamento e formazione.

 

Apprendistato: quante tipologie esistono?

Quando parliamo di contratto di apprendistato è necessario chiarire che ne esistono tre tipologie e che si articolano in:

  • Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore: attraverso l'alternanza lavoro-studio, questo tipo di apprendistato permette di conseguire una qualifica o un diploma professionale. Dura tre o quattro anni in funzione del percorso scolastico. È rivolto a una fascia di età che va dai 15 ai 25 anni.

  • Apprendistato professionalizzante: permette di conseguire una qualifica professionale attraverso una formazione trasversale e professionalizzante. Dura al massimo tre anni (o cinque anni per le professioni nel settore dell’artigianato). In linea generale è rivolto a una fascia di età che va dai 17 ai 29 anni, tuttavia, oggi, per questa tipologia di apprendistato, solo nel caso di lavoratori percettori di NASPI, non è più previsto un limite di età.

  • Apprendistato di alta formazione e di ricerca: è concepito per permettere di conseguire titoli di studio diversi, dal diploma di scuola secondaria superiore, fino al dottorato di ricerca. La durata è variabile. È rivolto a una fascia di età che va dai 17 ai 29 anni, in ogni settore di attività, privato o pubblico.

È ammesso l’apprendistato stagionale, in particolare nei settori del turismo, dell'agricoltura e della lavorazione delle materie prime connesse ad attività stagionali.

 

Apprendistato professionalizzante: quali sono le caratteristiche e a chi si rivolge?

L’apprendistato professionalizzante, anche detto “contratto di mestiere”, è un contratto a tempo indeterminato finalizzato all’inserimento e reinserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

A differenza delle altre due tipologie di contratto di apprendistato (apprendistato di primo livello, per l’acquisizione di un titolo di studio secondario di secondo livello e di alta formazione e ricerca) quello professionalizzante mira all’ottenimento di una qualifica professionale valida ai fini contrattuali.

È rivolto a una fascia di età che va dai 18 ai i 29 anni (nel caso in cui, la risorsa, sia già in possesso di qualifica professionale, anche a partire dall’età di 17 anni), tuttavia, non è soggetto a limiti di età, nel caso in cui il lavoratore sia percettore di NASPI.

A livello normativo è disciplinato dal Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (art. 44 per la disciplina generale).

Il Jobs Act ha introdotto la possibilità di assumere con contatto di apprendistato professionalizzante anche soggetti disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll o di altri ammortizzatori sociali, senza limiti d’età.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, inoltre, dal 1° gennaio 2022 è possibile assumere in apprendistato professionalizzante, senza limiti di età, anche i lavoratori beneficiari del trattamento straordinario di integrazione salariale, di cui all’art. 22 ter del D. Lgs. 14 settembre 2015 n. 148, oltre ai lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione.

 

Apprendistato professionalizzante: durata e vantaggi economici (aliquota contributiva agevolata e inquadramento)

L’apprendistato professionalizzante ha una durata minima di 6 mesi e non può essere superiore a:

  • 3 anni, in linea generale;

  • 5 anni nel caso di profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano, individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento.

Entro questi limiti, la durata effettiva può variare in base alla diversa previsione contrattuale collettiva e del tipo di qualificazione contrattuale da conseguire.

L’apprendistato è un tipo di contratto molto vantaggioso per l’azienda, perché prevede delle aliquote contributive ridotte, per tutta la sua durata, così distribuite:

  • Aziende con un numero di dipendenti fino a 9:

    Primo anno 3,11%

    Secondo anno 4,61%

    Terzo anno 11,61%

  • Aziende con più di 9 dipendenti:

    11,61% per tutti i tre anni

Per entrambe le tipologie di aziende, la conferma del tempo indeterminato da diritto al mantenimento dell’aliquota contributiva di 11,61%, per tutto l’anno successivo.

Inoltre, l’apprendista può essere inquadrato fino a due livelli sotto la categoria spettante, aspetto da non sottovalutare tra i vantaggi economici a carico delle aziende.

 

Apprendistato: retribuzione e diritti

La retribuzione degli apprendisti dipende dal CCNL applicato dall’azienda e dall’inquadramento assegnato, tenuto conto che, il lavoratore, con contratto di apprendistato, può essere inquadrato fino a due livelli sotto la categoria spettante.

L’apprendista, come tutti i lavoratori dipendenti, ha diritto ai seguenti benefit:

  • copertura assistenziale per malattia e maternità;

  • assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, le malattie (anche professionali), l’invalidità:

  • copertura previdenziale;

  • assegno per il nucleo familiare;

  • Naspi e altri ammortizzatori sociali, in caso di crisi dell’impresa

Tutti i lavoratori assunti con contratto di apprendistato hanno inoltre diritto ad accedere al TFR (trattamento di fine rapporto).

 

Per ulteriori informazioni sull'apprendistato, entra in contatto con la nostra Agenzia per il Lavoro

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